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Regole più dure per dare il 'colpo di grazia' alla movida. Dopo le feste, con relative deroghe, la curva dei contagi è come prevedibile tornata a salire e i dati hanno indotto il Governo a valutare misure più stringenti sempre tenendo conto delle difficoltà economiche e della crisi sociale in atto. Secondo le prime indiscrezioni a mezzo stampa, sarebbero al vaglio introduzioni innovative come la zona bianca, per le regioni con Rt sotto lo 0,5: significherebbe la vita normale ad eccezione di mascherine e distanziamento fisico, anche se al momento nessun territorio sembra poter ambire a questo 'colore'. Confermati gli spostamenti vietati tra regioni, mentre le visite saranno sempre possibili a parenti e amici nel proprio Comune per un massimo di due persone non conviventi. I bar e i ristoranti, questa è la novità, non potranno fare asporto dopo le 18.00 ma solamente consegna a domicilio: la decisione atta ad evitare aperitivi improvvisati per le strade e fuori dai bar. Nel week end non cambia nulla, ma saranno chiusi i centri commerciali. Il lockdown (zona rossa) scatterebbe con un indice di contagio abbassato rispetto ad ora, pari a 250 casi ogni 100mila abitanti. Lo stato di emergenza sarà prorogato fino al 30 aprile 2021. Tra le ipotesi al vaglio la situazione di teatri, palestre e piscine (pare resteranno chiusi fino a febbraio), la riapertura dei Musei (almeno in zona gialla e con ingressi contingentati), la riapertura delle piste di sci, e poi il nodo scuola che sta impegnando studenti e docenti in proteste e battaglie per chiedere certezza e sicurezza. Non resta che attendere.
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