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ATTUALITÀ martedì 6 aprile 2021
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IL RICORDO Addio al professor Giovanni Ponzo, docente e amico di Velletri
di
Marco Nocca
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In questa Pasqua ci ha lasciati il professor Giovanni Ponzo: un collega ed amico, docente presso la facoltà di Scienze Politiche dell'università di Chieti/Teramo. Ho sempre avuto con Lui un rapporto di amicizia, aperta al confronto e alla discussione, sul tema, ad entrambi molto caro, dei modi di conservazione e trasmissione della cultura popolare, nella realtà, complessa e ambigua, dell'odierna civiltà dell'immagine e dei social. Già dal suo 'Le origini della libertà di stampa in Italia 1846-1852', Giuffrè, 1980 Giovanni si rivela sensibile analista del funzionamento dell'informazione nei diversi Stati dell'Italia risorgimentale, attraverso una disamina attenta di tutta la stampa periodica, nel momento cruciale del Quarantotto. La comunità veliterna non potrà dimenticare l'importante opera da lui compiuta a partire dagli impetuosi Settanta, quando, dando vita a ' 'O Stazzo' (ospite di Enzo Tortora a 'Portobello' nel 1983), il Professore trasmette ai giovani la passione e l'amore per le tradizioni, raccogliendo testimonianze sui balli popolari del territorio, in un ultimo sussulto della nostra civiltà contadina, avviata, quasi ovunque in Italia, verso l'estinzione. Esemplare è la sua riscoperta di Cencio Vendetta, tragedia di un brigante dell'Ottocento, autore del furto della trecentesca tavola della Madonna delle Grazie di Velletri, giustiziato nel 1858. Conservata nell'oralità popolare, egli la trascrive e mette in scena, con notevole successo di pubblico, reinserendola nella memoria collettiva ( mio figlio a scuola l'ha recitata in quinta elementare). Il desiderio del confronto con le tradizioni di altri popoli lo spingono a fondare a Velletri le Giornate Internazionali del Folklore, evento continuato con successo dalla figlia Sabina . Sono sicuro che la sua lezione, già da Lei raccolta, preveda ulteriori sviluppi, e che questa storia trovi nuovi narratori all' altezza, e l'appoggio delle Istituzioni. Una comunità che ha espresso ricchezza di tali testimoni non merita di franare definitivamente nell'anonimato della indistinta 'area metropolitana'. Un abbraccio alla famiglia. |
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